lunedì 30 ottobre 2017

Halloween, la festa commerciale che ha origini sul Gargano.

Ebbene si, come non siamo riusciti a riconoscere la figura di San Nicola di Bari nelle vesti di Babbo Natale della Coca Cola, non siamo ancora pronti a riconoscere Halloween come la Festività dei Morti "commercializzata" nei paesi Celtici ed Americani.

Molti simboli e usanze si ricongiungono però alla nostra Commemorazione, ma partiamo dall'inizio:

Tutti ormai sappiamo che la festa di Halloween ha origini celtiche, ma nessuno prende odiernamente in considerazione che le popolazioni celtiche successivamente cristianizzate, avevano un collegamento con la nostra Terra e specie con il culto Micaelico e il santuario di San Michele in Monte Sant'Angelo.
E' infatti dai Cammini Micaelici, che le usanze del Sud Italia per la Commemorazione dei Morti e non solo, arrivano nei paesi del Nord Europa.
 Ne è un esempio la classica zucca intagliata. Quella che noi in antichità chiamavamo "Ciocck Priatorj" o "Coccj Priatorj" ( Teste preganti), che venivano arcaicamente usate durante la Commemorazione dei Defunti, per conservare la luce per le anime del Purgatorio e segnalare alle anime dei defunti il cibo lasciato in loro onore. Oggi in Capitanata non si usano più le zucche ma il classico lume rosso alla finestra delle case ( tradizione che purtroppo sta scomparendo), e il cibo per i morti lo si lascia solo nelle case più legate alla tradizione.
Ma perchè la zucca?
Si usava la zucca perchè da sempre simbolo di abbondanza e fertilità, con la sua grande quantità di semi. Infatti ai defunti veniva chiesto proprio questo, abbondanza e fertilità per la nuova semina e stagione agricola. 

Un'altro esempio è il "Dolcetto Scherzetto", l'usanza dei bambini a girare per le case e chiedere Dolci.
Lo si faceva anche in Capitanata fino a qualche anno fa, quando cristianamente parlando, donare il cibo e i dolci ai bambini e ai poveri, rappresentava il donarlo ai morti che in cambio portavano protezione e prosperità.
Al bussare dei bambini il presentarsi non avveniva col Dolcetto Scherzetto, ma con un sonoro "L'an'm d li mort" ( l'anima dei morti), successivamente i padroni di casa regalavano dolci, frutta e castagne.

Una testimonianza di questa tradizione, la lascia anche Grazia Deledda che descrive questa usanza ad Arzachena ( Sardegna). Usanza molto simile alla nostra:

-Per i Santi si fa " su mortu mortu". In questo nome si compendiano i dolciumi usati in tal giorno.Sono i "Papassinos", dolci di uva passa, di mandorle, di noci e di nocciuole, riunite in una specie di poltiglia con sapa o con acqua zuccherata....
La sera di Tutti i Santi i sagrestani delle chiese di Nuoro si armano di un campanello e di bisaccie, e picchiano a quasi ogni porta, chiedendo il mortu mortu. Vengon loro dati i " papassinos", il pane, frutte secche, mandorle e noci. Il Frutto di questa bizzarra raccolta i sagrestani se lo spartiscono in santo amore, e lo divorano allegramente, durante la notte, mentre suonano i tristi rintocchi mortuari. Compagnie di bimbi imitano il costume dei sacrestani, e vanno per le case chiedendo il "Mortu mortu".

Detto questo perchè allora la festa di Halloween, negli anni e luoghi ha cambiato la sua forma ed è così condannata dalla Chiesa?
Il discorso Festività della Luce e della Commemorazione dei Defunti, finisce con l'avvento del Protestantesimo nelle regioni del Nord Europa e Americhe, dove rimane comunque una festa pagana e successivamente  commercializzata come solo gli americani sanno fare....

 

1 commento:

  1. Tutta la civiltà Cristiana con le sue usanze e le sue feste è iniziata dal meridione d'Italia e da lì si è propagata nel nord Italia, in Europa e in seguito nelle Americhe.

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